Lo spinning al tonno è una delle tecniche più adrenaliniche e selettive della pesca sportiva, rivolta a tonni in caccia attiva su mangianze o bollate in superficie. Si tratta di una pesca a vista, estremamente dinamica, che richiede rapidità, precisione e attrezzature potenti ma maneggevoli.
La tecnica prevede l’utilizzo di canne da spinning heavy, con potenze che variano generalmente dai 60 ai 120 lb, abbinate a mulinelli robusti a frizione anteriore, in grado di sostenere partenze esplosive e combattimenti prolungati. Il trecciato (PE6–PE8) garantisce lanci lunghi e un contatto diretto con il pesce, mentre il terminale in fluorocarbon, di solito tra i 100 e i 150 lb, assicura resistenza all’abrasione e un avvicinamento più naturale.
Le esche maggiormente utilizzate sono popper, stickbait e pencil bait, capaci di imitare pesci esca in fuga. Il recupero deve essere energico, ritmato e talvolta irregolare, così da stimolare la reattività dei tonni. L’obiettivo è lanciare l’artificiale all’interno o ai margini della mangianza, cercando di intercettare l’attacco del predatore nel momento di massima attività.
Il combattimento è impegnativo: i tonni effettuano lunghe fughe e potenti affondi, costringendo il pescatore a gestire frizione, posizionamento del corpo e trazione in modo impeccabile. La tecnica richiede esperienza, resistenza e coordinazione con lo skipper per manovrare correttamente la barca.
Lo spinning al tonno è una disciplina tecnica e intensa, che unisce osservazione, velocità e potenza, regalando emozioni uniche e catture memorabili nel pieno rispetto del mare e dei suoi predatori.
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